giovedì 25 aprile 2013

Mitologia Sumera 1

Tempo fa parlai di un libro che io reputo fondamentale per comprendere la civiltà Sumera. Sto Parlando di I Sumeri: Alle radici della storia di Samuel Noah Kramer. Un libro veramente interessante.


















Kramer per chi non lo sapesse era uno dei massimi esponenti delle civiltà mesopotamiche. Al tempo la figura del sumerologo non esisteva, ma nemmeno oggi è accademicamente riconosciuta, per cui il termine accademico per indicare lo studioso di quella parte della storia umana era assiriologo che deriva dal popolo degli Assiri.
Magari non molti masticano queste civiltà un po' snobbate anche nelle scuole. La Mesopotamia si studia alle elementari, un accenno alle medie e poi sparisco miseramente dalla vita didattica degli studenti. C'è ovviamente a chi fa piacere e a chi no. 
A me dispiace che la collettività non dia il giusto merito al contributo che queste antiche civiltà hanno dato all'umanità.
Persino Kramer stesso in questo suo libro, che non è l'unico, esordisce dicendo: "Il Sumerologo è lo specialista che sa tutto su quasi niente".
Bizzarro vero? Come se arrivato ad un certo punto della sua vita e si fosse accorto di aver impiegato la maggior parte di essa a studiare il niente. Ma sappiamo tutti che così non è. In particolare per chi come me è ossessionato dai Sumeri, Babilonesi e la Mesopotamia per il loro rapporto con le proprie divinità. Ossia gli Anunnaki. Senza gli studiosi come Kramer oggi molte cose sui Sumeri non si sarebbero potute conoscere. Persino Sitchin avrebbe avuto difficoltà ad arrivare dove è arrivato.
Anche l'Italia vanta un buon ceppo di studiosi assiriologi, sumeri e mesopotamici. Il signor Mauro Biglino in una sua conferenza ha affermato che glia italiani su questo campo sono affermati a livello mondiale.
In primi Giovanni Pettinato purtroppo passato a miglior vita in data 19 maggio 2011 (poi dedicheremo uno spazio anche a pettinato perché merita).
















Ora passiamo al protagonista di questa volta. Ovvero un piccolo testo tradotto da Kramer che si trova nel libro citato all'inizio.

Gli Dei provavano difficoltà a procurarsi il cibo e quando le Dee, nate dopo di loro, li raggiungono, la situazione si aggrava. Mentre si lamentano,il Dio dell'acqua Enki - che avrebbe potuto aiutarli, perché era anche il Dio della saggezza - è disteso sul mare e dorme così profondamente da non sentirli. Nammu, la madre di Enki, "Madre di tutti gli Dei", porta a lui le loro lacrime. E mentre quelli sono là, desolati, essa gli dice:

  O figlio mio, levati dal tuo letto..., fa' ciò che è saggio:
   Plasma i servitori degli dei, possano essi produrre i loro doppi (?).

Enki riflette, prende il capo della legione dei "buoni e magnifici modellatori" e dice a Nammu:

  O madre mia, la creatura di cui tu hai fatto il nome, esiste:
   Fissa su di essa l'immagine (?) degli Dei.
   Plasma il cuore con l'argilla che è alla superficie dell'Abisso,
   I buoni e magnifici modellatori ispessiranno quest'argilla.
   Tu fa' nascere le membra;
   Ninmah lavorerà avanti a te,
   Le Dee della nascita... ti staranno accanto mentre tu modellerai.
   O madre mia, decidi il destino del neo nato,
   Ninmah fisserà sopra di lui l'immagine (?) degli Dei:
   E' l'uomo...

Il poema passa dalla creazione dell'uomo alla creazione di diversi tipi imperfetti. Gli Dei organizzano una festa per aver compiuto la creazione. In questa festa Enki e Ninmah alzano il gomito. La Dea ubriaca plasma dall'argilla dell'Abisso sei diversi tipi di individui anormali. Essendo il testo rovinato non si è potuto sapere di quattro di questi sei individui. Gli ultimi due  sono una femmina sterile ed un essere asessuato, ecco cosa dice il testo:

  Il..., Ninmah ne fece una femmina incapace di procreare.
  Enki, vedendo questa femmina incapace di procreare,
  Decise la sua sorte e lo destino a dimorare nel "gineceo".
  Il..., essa ne fece un essere privo di organo maschile, privo di organo 
    femminile.
  Enki, vedendo quest'essere privo di organo maschile, privo di organo 
    femminile,
  Decise che il suo destino fosse quello di camminare davanti al re.

Enki non vuole essere da meno e decide a sua volta di creare la sua creatura. Il poema non fornisce dettagli su come essa venga creata, ma comunque il risultato è disastroso. La sua creatura è gracile sia nel corpo che nello spirito. Enki va da Ninmah e la prega di soccorrere la disgraziata creatura.

  Di colui che la tua mano ha forgiato io ho deciso il destino,
   Gli ho dato da mangiare del pane;
   Decidi ora della sorte di colui che ha forgiato la mia mano,
   Dagli da mangiare del pane.

Ninmah fa tutto il possibile per aiutare la creatura di Enki, ma senza risultato. La creatura è incapace di qualsiasi azione. Il poema è lacunoso, ma sembra che alla lunga Ninmah maledica Enki per essersi divertito a creare tale creatura sofferente. Enki da parte sua accetta la maledizione in quanto pensa che sia ben meritata.

*i puntini sospensivi e i punti interrogativi stavano ad indicare lacune o parole che non si sono riuscite a tradurre

Il libro di Kramer poi continua con un altro poema che magari analizzeremo in seguito.
E' curioso vedere alcuni tratti della traduzione.
Es: o madre mia, la creatura di cui tu hai fatto il nome, esiste
Cosa significa? Che l'uomo esisteva già?  E se esisteva che cosa hanno fatto gli Dei. A cosa gli è servita l'argilla dell'Abisso?
E chi erano i magnifici modellatori? O le Dee della nascita?
Tutti interrogativi interessanti, come lo è anche la storia successiva. Ovvero Enki e Ninmah non si fermarono, continuarono il loro esperimenti, che non sempre andavano a buon fine.
Ma la cosa che più mi ha colpito è senza ombra di dubbio è "fissa su di essa l'immagine degli Dei".
Cosa ricorda?
A me ricorda tanto la Bibbia, per essere più precisi il libro della Genesi: e Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza.
E sempre nella Genesi si legge che Dio per creare l'uomo uso l'argilla. Coincidenza?
E una volta creato l'uomo per dargli la vita Dio ha soffiato dentro le narici e così prese vita.
Questo passo della Bibbia è incredibilmente simile alla mitologia greca.
Parla del Titano Prometeo che viene incaricato da Zeus di creare i servitori degli dei.
Prometeo prese l'argilla e vi soffiò sopra per dare la vita. 
Quante coincidenze...




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In conclusione anche oggi siamo arrivati al punto di mettere in discussione il Libro più famoso della storia. Perciò la domanda sorge spontanea:
Quanto c'è di vero nella bibbia? E soprattutto quanto di originale?

A voi la parola...

2 commenti:

  1. Grande analisi, e precisione nel riportare l'importanza di due grandi traduttori, anche quello italiano!

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    1. Sono lieto del del commento positivo. Cerco di essere più coerente possibile, anche se a volte si sente su quale parte tendo a parare. Grazie...

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