Clistene è stato un legislatore ateniese vissuto all'incirca tra il 565 e il 492 a.C.
Sappiamo poco della sua giovinezza, era figlio di Megacle e faceva parte della potente famiglia degli Alcmeonidi. Nel 525-524 a.C. riuscì a farsi eleggere arconte eponimo poi però fu ostracizzato per volere del tiranno Ippia, figlio del più famoso Pisistrato. Come dalla legge Clistene rimase esiliato per dieci anni, fece ritorno ad Atene solo nel 510 a.C.
Una volta repressa la rivolta di Isagora, che era promotore di un governo aristocratico sostenuto anche dal re di Sparta Cleomene I, nel 507 a.C. riprese e modificò la riforma di Solone. Introdusse elementi che resero la cittadinanza più partecipativa alla vita pubblica e politiva della Polis. Suddivise i cittadini in dieci tribù (quelle che Solone aveva suddiviso in quattro) e ciascuna doveva eleggere un arconte ed uno stratego. Inoltre ogni tribù doveva fornire cinquanta membri per la formazione della Boulé (consiglio cittadino). La presidenza della Boulé (formata da cinquecento membri) era affidata a rotazione.
Riorganizzò la suddivisione amministrativa dell'Attica riunendo i demi esistenti. Furono rinominate trittie ed erano trenta, dieci trittie della città (che insieme formavano Asty), dieci trittie della costa (che insieme formavano Paralia), dieci trittie per l'entroterra (che insieme formavano Mesogea).
Questo cambiamento determinò una diversa distinzione tra gli abitanti che non era più sulla base del nome della famiglia ma da dove provenivano, ossia il demo di appartenenza.
Grazie alla conferma di Aristotele successivamente possiamo attribuire a Clistene l'introduzione della pratica dell'ostracismo, alla quale ironicamente sarebbe stato vittima egli stesso.
Questa partica sarebbe servita per limitare ed evitare nel futuro della Polis ogni forma di tirannia.
La persona ritenuta pericolosa per il bene della città era condannata ad un esilio decennale (dieci anni) se il suo nome veniva iscritto da almeno 6000 cittadini su un coccio, che in greco antico si chiamava ostrakon.
Dalle fonti che abbiamo sembra che il primo ostracizzato della storia greca sia stato Ipparco di Carmo, della famiglia dei Pisistradi, nell'anno 488-487 a.C.
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