Avete mai sentito l'espressione "il pesce inizia a puzzare dalla testa?"
Accede così per tutte le cose, soprattutto se si trova a governare uno stato. Se un Paese non riesce a funzionare spesso e volentieri (purtroppo) la colpa è della sua classe dirigente. A volte inesistente, menefreghista, opportunista, troppo affarista, avida, senza ideali, arrivista oltre ogni misura e senza scrupoli.
Senza una guida non c'è cammino e senza cammino non può esserci futuro. Questo, almeno in parte, è quanto sta accadendo in Italia. La mancanza di fiducia verso il futuro crea un circolo vizioso di malessere che non può che portare al collasso generale.
Si potrebbe evitare?
Sicuramente, ma a caro prezzo. Servirebbe seriamente fare tabula rasa su tutto perché troppo alto è il livello di marciume che abbiamo raggiunto.
Ma questo declino è voluto oppure è il risultato di scelte sbagliate?
Voglio dire, ci sono fattori esterni alle classi dirigenti che si sono alternate in Italia ad aver agito in segreto per inginocchiare questo Paese? Oppure anno dopo anno sempre più incompetenti hanno avuto il potere di contribuire in modo negativo al decadimento della nazione?
Una cosa è certa, quella che negli ultimi anni la coscienza sociale, l'istruzione e l'interesse alla Cosa Pubblica (Res Publica = Repubblica) è drasticamente diminuito. La gente legge di meno, si informa di meno nonostante oggi sia più semplice reperire informazioni. Ma non basta trovare informazione perché devono essere quanto meno veritiere.
Che cosa è aumentata?
La disinformazione, l'ignoranza e l'analfabetismo funzionale, ed in modo abbastanza considerevole e preoccupante. Nelle scuole non esistono più dibattito, non esiste scambio di opinioni e nemmeno il semplice confronto.
Ora cadrei nella banalità dicendo che per oggi è importante solo il selfie oppure commentare stupidamente sui sociale, e sarei ancora più banale se dicessi frasi del tipo "oggi non conta più essere ma conta solo apparire".
Purtroppo è veramente così e la gente è pure fiera di essere ignorante. Ma detto questo sorge una scottante verità, ossia che una massa meno propensa al confronto e più affabile all'ignoranza è decisamente più facile da guidare a proprio piacimento. Anche all'auto distruzione se lo si volesse. Una sorta di Harakiri sociale.
Quindi che sia il motivo bisognerebbe capire a chi può fare comodo il declino dell'Italia?
Ovviamente a tutte le superpotenze del mondo. Tutti vogliono mettere le mani sul Bel Paese in quanto possiede tanto da offrire. Conviene all'Europa avere un'Italia debole, conviene agli Usa e anche alla Cina, in questo modo hanno un concorrente in meno alla corsa per il controllo socio-economico globale.
In conclusione non vorrei cadere nella banalità ma è vero che la gente preferisce "una comoda bugia ad una scomoda verità".
Buon viaggio amici
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