In particolare la filosofia.
-Dionisio I di Siracusa stesso affermò dopo la fine delle guerre del Peloponneso che gli Spartani, rappresentati da Lisandro, scelsero bene dal non radere Atene a suolo perchè gli Ateniesi hanno insegnato al mondo a pensare.-
Effettivamente le scuole filosofiche videro la nascita, come oggi le conosciamo, ad Atene.
Cartina dell'antica Grecia tra il VII e V secolo
Periodi storici dell'antica Grecia
III - II millennio a.c età del Bronzo
1200 -700 a.c dark ages (età oscura)
700 - 479 a.c età arcaica
479 - 336 a.c età classica
336 - 31 a.c età ellenica
Il principio
Per prima cosa bisogna dare la definizione corretta per capire chi erano i Greci, da dove venivano?
Per molto tempo gli studiosi, almeno fino alla metà del 1900, concordavano sul dire che le origini dei greci erano il frutto di una migrazione di popoli o meglio stirpi provenienti da nord. Parliamo di Ioni, Dori ed Eoli, stabilitisi intorno al II millennio a.c. Non rimane nulla di tali stirpi, nemmeno dei Dori, che vanterebbe essere la più importante e forte di esse.
Ma chi si poteva considerare un greco, o meglio un Elleno?
Nemmeno i greci avevano le idee molto chiare, in quanto le loro nozioni delle loro origine erano al quanto lacunose, e questo ha dato maggiore proliferazione alla diffusione di origine mitologiche.
Prima delle guerre persiane si ritenevano greci i partecipanti alle olimpiadi. Questa definizione però era abbastanza incerta in quanto, come vedremo meglio nei prossimi capitoli, c'erano regioni come la Macedonia o l'Epiro in perenne ambiguità.
Si può notare chiaramente la raffigurazione di due atleti che portano la fiaccola olimpica
Però è proprio durante le guerre persiane che gli Elleni esaltarono i tratti greci fornendo una definizione più chiara sull'essere greco. Proprio in presenza di un grande e pericoloso nemico comune.
Citando Erodoto: erano greci colo che condividevano la lingua, gli usi, i santuari e gli dei, i sacrifici e chi rispettasse i costumi come frequentare l'agorà ed il ginnasio, il rispetto per i genitori, per l'ospite (che veniva considerato sacro) e anche usare l'olio d'oliva.
Per il sacrificio i greci usavano farlo solo con gli animali. Nella mitologia invece troviamo eccezioni, per esempio col Minotauro.
La definizione di greco degli storici moderni è pressoché identica a quella antica abbozzata da Erodoto.
I confini politici della Grecia antica
Possiamo paragonare l'estensione dell'antica Grecia più o meno a quella attuale. Poi in determinati periodi storici delle differenze. Dobbiamo contare anche la Magna Grecia che riguarda tutta l'Italia meridionale partendo da Cuma, arrivando a Reggio, fino a comprendere la Sicilia. Non tutta la Sicilia in quanto in gran parte della storia antica era per metà sotto il controllo di Cartagine.
Poi vi sono le polis sparse per il Mar Egeo (così chiamato al re ateniese padre di Teseo che vi si suicidò) e le coste dell'Anatolia.
Perciò per gran parte della storia antica la Grecia occupava saltuariamente tale territorio, anche se sarebbe corretto affermare che influenzava invece che occupava tali territori.
Eccezione è la striscia temporale sotto il dominio Macedone di Alessandro III detto Magno che riusci ad estendere l'influenza ellenica per tutto il mondo allora conosciuto.
Mosaico raffigurante Alessandro Magno durante la battaglia di Isso ritrovato a Pompei
Nella seconda metà del '900 si sono fatti molti progressi grazie agli scavi archeologici in merito alle origini della Grecia antica. Ovvero il periodo che antecedente alla nascita delle poleis. Anche se alla fine dell'800 Heinrich Schliemann trovò seguendo l'Iliade ciò che poteva essere l'antica Troia e il sepolcro di Agamennone. Ma questo lo vediamo in seguito.
Per tradizione si è sempre fatto risalire le origini dell'antica Grecia con i poemi Omerici L'Iliade e l'Odissea.
In particolare l'Iliade che offre una descrizione di come era composta la l'Ellade in quel periodo. Ma quale periodo se parliamo di un poema epico? Per convenzione i fatti, anche se non reali, si pongono intorno al 1200. Quindi alla fine dell'età del bronzo inizio della dark ages. Poi vedremo perchè dark ages.
Ora invece abbiamo conoscenze che raccontano di popoli più o meno evoluti che hanno progredito nella Grecia prima della presunta collocazione dell'Iliade e molto prima del mondo delle polis.
Andando a ritroso troviamo la civiltà micenea e in principio la civiltà minoica.
Si è potuto ricollegare i micenei alla storia greca grazie alla decifrazione della scrittura lineare B che ha permesso di accertare che i micenei parlassero greco, o quanto meno una forma di lingua e scrittura che si sarebbe sviluppato nei secoli a venire nel greco antico.
Poi ci sarebbe stato la nascita delle poleis alla fine dell'VIII secolo, con le seguenti egemonie in ordine, Sparta, Atene, Sparta e Tebe. Dopo di che sarebbe arrivato Filippo II ed in definitiva Alessandro Magno. Fino a decretare la fine dell'Ellenismo con la battaglio di Azio fra Ottaviano e Antonio nel 31 a.c.
La fine dei greci
Quando si può decretare la fine della storia greca?
Sopra ho rimarcato la suddivisione delle epoche della storia greca, facendola terminare con la data del 31 a.c. ma non tutti sono d'accordo, come non sono d'accordo in maniera analoga alla fine dell'impero romano che ufficialmente viene posto al 476 d.c.
- Molti studiosi sono convinti ad utilizzare come data della fine della storia greca il 338 a.c la battaglia di Cheronea, ovvero il momento in cui le poleis avrebbero perso la loro autonomia decisionale e la loro libertà d'azione in favore del vincitore Filippo II di Macedonia, che dal quel momento si sarebbe ritenuto il promotore e protettore del Pan-Ellenismo iniziando i preparativi per una spedizione militare in Persia per vendicare la distruzione di Atene a altre poleis greche.
- Gaetano De Sanctis addirittura preferisce decretare la fine della storia greca al processo di Socrate nel 399. Per quanto inutile possa essere la mia opinione non sono d'accordo. In successione a questa data sono accaduti avvenimenti che indiscutibilmente fanno parte della storia dei greci. Il fatto che poi la storia greca si incrocia con gli avvenimenti di altre civiltà sta ad indicare la grandezza di questa civiltà che ha sparso radici ovunque.
- Grazie a Droysen abbiamo la definizione di Ellenismo (deriva da Hellenikòn) che comprende la cultura greca. Quindi stando a questa definizione (che sopra abbiamo ampiamente descritto) la storia greca finisce fin quando dura la sua influenza, ovvero con la caduta di Bisanzio nel 1453 d.c.
- Un ulteriore data che si discute è il 217 a.c. la pace di Naupatto dove per l'ultima volta le vicende greche vengo decise solo da chi fa parte del mondo ellenico.
- Altri sono concordi alla data 146 a.c. la distruzione di Corinto, storica polis, promotrice dell'ultima rivolta greca sul dominio romano.
- La battaglia di Azio del 31 a.c. che vede la sconfitta dell'Egitto, ultimo baluardo dell'ellenismo ereditato dalle conquiste di Alessandro Magno e i suoi diadochi, in questo caso parlando dell'Egitto la dinastia Tolemaica.
- Ultima data di discussione da parte degli storici sulla fine della storia greca è il 529 d.c che vede la chiusura delle scuole filosofiche di Atene da parte dell'imperatore Giustiniano. Qui possiamo affermare che siamo in pieno dominio dell'impero romano d'oriente e la data è puramente simbolica in quanto determina la fine di un processo culturale e di pensiero greco iniziato nel VII secolo a.c.
In questo post volevo solo dare un assaggio di ciò che in realtà tratta il tema della storia greca, cosa che prevedo di fare nei prossimi scritti, dove iniziando dai micenei analizzerò ogni età di questa affascinante civiltà che come ben tutti sappiamo ha dato inizio all'occidente. Non è un'esagerazione. Partendo dalle ipotesi delle stirpi dei Dori, Ioni ed Eoli, la civiltà Minoica, Micenea per poi passare alla nascita, lo splendore e il declino delle poleis. Attraversando la magnifica corsa di Alessandro Magno e i suoi successori, per arrivare alla totale sottomissione in favore dei romani.
Per affrontare un tema come la storia greca vi è per forza di cose la necessità di un'introduzione preliminare per preparare chi si sta avvicinando a tale mondo della bellezza e del fascino che questo periodo nasconde e pezzo per pezzo ci riconsegna.
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