La passione per la storia greca non è sempre stata forte nelle epoche. Possiamo però notare come nell'umanesimo, ma sopratutto nel rinascimento riaffiori tale volontà di conoscere questa civiltà. Possiamo come tra Illuminismo e Romanticismo ci sia stato il Neoclassicismo, che però bisogna precisare fu più un movimento di stile alla greca e alla romana e nulla di più.
Intanto gli archeologi professionisti e non si impegnavano alla riscoperta pezzo per pezzo di tale civiltà, portando alla luce di tutto.
Infatti furono gli scavi a Pompei ed Ercolano ad incrementare la diffusione del Neoclassicismo, fermando in maniera importante solo in Francia ed Italia.
Scavi di Pompei
Geografia dell'antica Grecia
La Grecia è l'estremità più meridionale della penisola balcanica, più o meno le dimensioni sono quelle della Grecia moderna.
Era divisa in regioni ed ognuna contraddistinta da una forte identità storica e culturale. Ogni regione aveva una Polis di riferimento e poi altre poleis minori, autonome solo in parte, dipendente dalla potenza egemone di turno.
Suddivisione:
da sud a nord,
- la penisola del Peloponneso divisa in sei regioni: Laconia, Messenia, Acaia, Arcadia, Argolide ed Elide
- Al centro troviamo la penisola Attica e le regioni Beozia, Arcanania, le due Locridi, Focide, Doride ed Etolia
- A nord troviamo la Tessaglia ed infine Macedonia ed Epiro. Le ultime due non sempre furono considerate parte dell'Hellenikòn (mondo Ellenico)
- Troviamo a fare da sfondo a questo panorama della Grecia continentale ci sono le colonie nel sud Italia (chiamata Hesperia) , nella sicilia e poi anche in Spagna (detta Hesperia Ultima dai latini) e Sud della Francia per quanto riguarda l'occidente. In oriente troviamo molte poleis nella costa Nord, Nord-ovest dell'Anatolia. Non si può in fine non citare le isole facenti parte al mondo greco come Egina, Eubea, le Cicladi, Nasso, Tapso, Rodi, Mileto, Lesbo ecc ecc.
Platone: "I Greci con il mare sono come rane intorno ad uno stagno".
I greci secondo l'immaginario collettivo ci vengono proposti come abituali navigatori, amanti del mare e delle avventure su di esso. Questo forse dovuto al fatto che se pensiamo ai greci ed al mare ci viene in mente Odisseo (Ulisse) che cerca di tornare ad Itaca dalla amata Penelope, o alle Epiche dei Nostoi (letteralmente: ritorni) che tentano di tornare in patria alla fine della guerra di Troia.
In realtà così non è.
Per prima cosa il mare si poteva navigare solo per i mesi di primavera ed estate. Mi correggo, si preferiva navigare in questi mesi. Non che d'inverno non navigassero, altrimenti avrebbero dovuto interrompere traffici commerciali che per alcune Polis come Atene e Corinto ad esempio erano vitali.
Ma se si doveva partire in guerra era quasi impossibile che si partisse d'inverno, perchè (secondo le fonti) non erano abbastanza abili per poterci navigare e per le navi che non erano abbastanza robuste.
Sempre citate le fonti, forse possiamo fare eccezione agli Ateniesi e Corinzi del V e IV sec a.c. capaci anche di navigare di notte.
Quindi il rapporto col mare non era dei migliori, almeno non sempre durante l'anno.
Un altro motivo è che dal mare provenivano i pericoli maggiori, i maremoti, le incursioni nemiche, e di fatto si nota come raramente si vede la nascita di una Polis in prossimità del mare.
Per chi volesse citare ad esempio Tiro, era di fondazione Fenicia. Diviene Ellenica con le conquiste di Alessandro Magno.
Accennavo prima ad Atene e Corinto come uniche potenze marinare (che facevano il filo persino ad una potenza navale come Cartagine), In particolare Atene che fece della marineria il fulcro della sua ricchezza ed egemonia.
Sparta e Tebe invece solcarono i mari per poco tempo, tra l'altro finanziate dal denaro persiano.
Quindi il mare oltre ad essere visto come portatore di ben'essere e ricchezza, viene temuto e rispettato.
triera ateniese
Conclusione
Il rapporto con il mare non fu sempre lo stesso durante tutta la storia greca.
Ovviamente con il potenziarsi e la minaccia della flotta persiana prima, raramente quella egizia per passare dai dominatori mercantili del mare come i cartaginesi ad arrivare in fine ai più longevi dominatori del mare, i romani, il rapporto col mare per greci dovete mutare per poter sopravvivere. Infatti furono innovatori nelle tecniche di combattimento e strategie navali.
Basti pensare alla battaglia navale di Salamina, come il prode Temistocle dominò sulla flotta persiana.
Ciò non toglie che grazie al mare i greci riuscirono ad espandere la loro influenza su tutto il mediterraneo, in alcune parti meno in altre molto di più, comunque gli effetti si possono notare ancora oggi.
Nessun commento:
Posta un commento