lunedì 5 agosto 2013

La sottigliezza degli opposti

Salve a tutti,
scusate per il titolo altisonante che sembra quello di un libro, ma è quello migliore che ho partorito per questo post.

Questa volta credo che uscirò un po' dagli schemi del blog, ma non di molto. Perché questo titolo?
La domanda che ognuno si deve porre è: che modo avete di vedere il mondo?
Mi spiego meglio. Vede le cose o bianche o nere? O esistono solo infinite sfumature di grigio? Tanto per citare un classico detto.
Esiste il bene ed il male. Ma ad un certo punto questi due opposti convergono uno nell'altro, ed lì che cominciano i problemi.
Esiste la storia ed il mito. Ma dove finisce uno ed inizia l'altro?
Esiste il giorno e la notte. Al subentro di uno sull'altro vi è l'alba e il tramonto, che possiamo considerare una via di mezzo.
Queste dicotomie sono alla base della nostra civiltà, cultura e modo di pensare (che sostanzialmente è la stessa cosa).
Infine vi è la religione che (a mio modestissimo parere) è proprio il clou tra storia e mito.
Tutto questo giro mentale è causato perchè ieri ho visto una puntata del telefilm Dexter. A quanto ho capito lui fa parte delle forza dell'ordine, ma uccide i serial killer. In pratica è un serial killer dei serial killer.
Peccato che non l'abbia seguita perchè merita. Torniamo a noi.

La parte che interessa a noi, amanti del mistero è proprio questa opposizione tra storia e mito. Sempre se una opposizione esiste.
La cosa che più mi colpisce è il mondo di pensare della nostra cultura. Nel senso che se ci si riferisce a Zeus o Giove, Odino, Amon-Rah, An.u, En.lil, e cosi via, si parla di mitologia. Se invece si parla di Gesù è religione. Quindi se una mitologia si definisce religione al tempo stesso è storia? Dovrebbe essere questo il nesso.
Sui libri di storia a scuola ci viene raccontata la storia della cristianità, ma non la storia di Gesù,e quindi non dal punto di vista religioso o mitologico.



In effetti gli storici tra i reperti dei censimenti hanno trovato un tale chiamato Gesù di Nazareth, ma non ci racconta che egli abbia moltiplicato pani e pesci. In questo caso il passaggio è articolato in questo modo: storia; perchè effettivamente è esistito un uomo con questo nome, poi si passa alla mitologia; in quanto si crea un mito attorno alla sua figura, fino ad arrivare alla religione; perchè il mito è diventato credo di tutti. Quindi se è credo di tutti, diventa automaticamente storia di fatto.

Quindi come possiamo determinare i limiti tra storia, mito e religione?

Compagni, se riuscissi a rispondere a tale domanda ora sarei sui testi universitari di filosofia e storia.
Nel documentario Zeitgeist si propone la teoria che il Cristianesimo non è altro che un'elaborazione del culto solare. Affascinate, ma rimane pur sempre una teoria.
Però pone una domanda che fa riflettere. Gesù nasce  quando l'impero romano è appena formato, ovvero sotto Ottaviano Augusto e muore quando al principato governa Tiberio. In questo periodo gli storici di certo non mancavano. Ma nessuno di essi ha mai citato i miracoli di Gesù di Nazareth.
Si può pensare che non lo si cita per non creargli ulteriore propaganda, ma non è così. I romani erano ferrei religiosi, non avrebbero mai accettato l'imposizione di un idolo come Gesù. Nonostante questo gli unici testi dove si parla di lui sono i vangeli, quattro per la precisione (almeno quelli riconosciuti). Altri come quello di Giuda sono stati banditi.
Per un momento però crediamo che gli storici romani non abbiano volutamente parlare di lui. Perchè allora non lo fa nemmeno Giuseppe Flavio noto scrittore e storico Giudaico (artefice dei testi sulle Guerre Giudaiche). Anzi in un passo egli scrive che quando i romani conquistarono Gerusalemme e devastarono il tempio di Salomone (poi mai più ricostruito) in cielo si innalzarono degli SCUDI VOLANTI DA CUI SI UDIVA UNA VOCE: NOI CE NE ANDIAMO PER NON TORNARE PIU'.
Ognuno può fare la propria interpretazione come io ho fatto la mia.

Gli scritti di Giuseppe Flavio sono testi storici o mitologici? La versione degli storici tradizionali concerne a dire che sono testi storici con delle parti allegoriche.
Un po' come la spiegazione che danno della bibbia, definito il più sacro dei libri storici che però è scritto con allegorie.

Ora sono curioso di conoscere il vostro parere sulla questione.
Grazie e al prossimo post

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