Mancano pochi giorni all'arrivo della fatidica data, ossia il 21 dicembre 2012: la fine del mondo. E' da molti anni che si parla di quest'evento. Sarebbe davvero seccante se i sostenitori dell'apocalisse avessero ragione. Certo, a molti non dispiacerebbe, tipo chi ancora deve finire di pagare il mutuo; ma al resto del pianeta credo di si, mi riferisco a chi l'ha finito da poco il mutuo e vuole godere della casa, o la propria auto, qualcuno ha vinto la lotteria e non ci tiene mica a morire, o pensate chi ha appena fatto ore e ore di fila per il nuovo I-Phone 5 (poveretti); sarebbe davvero un peccato non poterselo godere, però di positivo c'è che in un modo o nell'altro questa crisi sarà finita. Ma ora veniamo alle cose serie.
Cosa ci potrà mai essere di vero in questa catastrofica profezia?
Proviamo ad analizzare e capire la profezia e anche su cosa si basa. I Maya, secondo l'archeologia tradizionale, erano abili astronomi e costruttori, matematici, ma non finisce qui. Avevano grandi conoscenze in svariati campi come la medicina (in particolare la medicina delle erbe), grandi scrittori, erano ferrei religiosi (come ogni popolo antico che conosciamo), famosi infatti sono i loro sacrifici umani che erano usanza anche degli Aztechi.
Soffermiamoci sul fatto che erano abili astronomi e matematici. Avevano un'ottima struttura sociale, militare e religiosa. Come ogni popolo antico che si rispetti i Maya erano forniti di un calendario, che possiamo dire, di una precisione estrema.
Questo è un esempio del calendario maya
Erano riusciti a calcolare con una precisione impeccabile sia i cicli Lunari che quelli di Venere, riuscivano a predire con accuratezza le eclissi.
Il calendario Maya:
Il giorno era detto k'in
20 k'in era 1 uinal
18 uinal + un brevissimo 19° uinal da 5 giorni era 1 l'haab di 360+5 giorni. Anno solare
Inoltre vi era un calendario a scopo divinatorio e quindi religioso che durava 260 giorni suddiviso in trecene, ossia periodi temporali di 13 giorni.
Questi due calendari combinati tra loro davano un periodo di 18.980 giorni (che sono 52 anni) che sono suddivisi in 52 cicli che ricorrono continuamente.
Poi si basavano su un ulteriore calendario detto Lungo computo:
20 giorni (prima cifra): uinal
360 giorni (seconda cifra, 18 × 20 = 360): tun
7 200 giorni (terza cifra, 20 × 360 = 7 200): k'atun
144 000 giorni (quarta cifra, 20 × 7 200 = 144 000): b'ak'tun
la quinta cifra si ripete dopo il ciclo completo di 1 872 000 giorni (13 × 144 000 = 1 872 000).
Ed è proprio il lungo computo che ci interessa. Nel lungo computo i maya calcolavano il tempo dalla data della creazione. Per i cristiani l'anno 0 corrisponde alla nascita di Cristo, per i musulmani alla nascita di Maometto, e così via. Secondo 3 studiosi (Goodman-Martinez-Thompson) la data della creazione per i maya corrisponde al nostro calendario gregoriano precisamente l'11 agosto 3114 A.C.
In base al lungo computo il 21 dicembre 2012 finisce il 13° b'ak'tun, l'era dei pesci, per dare inizio al 14° ossia l'era dell'acquario.
Bene. Ora che in sintesi ho cercato di dare una panoramica storica ed archeologica passiamo alle considerazioni.
Da un'iscrizione sul "Monumento 6" si è ricavata la data 2012. Alla fine del lungo computo è associata la divinità Bolon Yokte dio della guerra e della creazione, gli antipodi in pratica. Quindi finisce un computo e ne inizia uno nuovo. La logica è questa. Insieme alla famosa data è stato trovato un testo, che in parole povere spiega come la fine di questo computo segnerà l'inizio di una nuova era. Questa nuova era sarà introdotta con un'apocalisse. La parola apocalisse contiene 2 significati: distruzione in senso globale o rivelazione in senso spirituale.
In termini astronomici o geofisici sembra, almeno all'apparenza non esserci nulla di catastrofico dietro l'angolo. Potrebbe quindi esserci una apocalisse in termini spirituali con l'introduzione dell'era dell'acquario. Ad esempio: il ritorno del messia, giusto per dirne una, oppure l'apparizione tangibile degli antichi astronauti (sarebbero gli alieni). Secondo la mitologia Maya rappresenterebbe anche il ritorno della divinità citata precedentemente per tirare le somme e sistemare le cose. Ci tengo a precisare che sto volontariamente azzardando ipotesi senza alcun fondamento.
Secondo Sandra Noble (rinomata studiosa) considerare il 21 dicembre come la fine del mondo è pura follia, o invenzione per trarne una sorta di profitto. E di profitto per questa storia c'è stato e c'è tutt'ora un quantitativo impressionante. Inoltre ha dichiarato che i maya hanno citato di eventi riguardanti il 14° lungo computo, quindi nemmeno per i maya il mondo finisce.Non è la prima volta che il genere umano si preoccupa di un'eventuale apocalisse o giorno del giudizio. Nella Bibbia (libro più famoso del mondo) se ne parla in continuazione, forse anche per questo nell'uomo è insinuato quest'ansia implacabile di fine. Anche nella bibbia ricorrono date che secondo alcuni riconducono al 2012, ossia fine del mondo. Si dice che persino Newton avesse tratto la stessa data dei maya riguardante l'armageddon. Ripeto, si dice. A livello astronomico si dice tutto e niente. Si parla di tempesta solare, di un asteroide, si parla di Nubiru (che approfondiremo in un prossimo post), di un'esplosione di una SuperNova (stella gigante, in media migliaia di volte più grande delle stelle, tipo il nostro sole) con il rilascio di raggi gamma letali. E molto altro, ma si sa che sulle teorie astronomiche dobbiamo andarci cauti, sono solo supposizioni, o meglio teorie di visionari.
Rappresentazione di un armageddon
Ma ritorniamo un attimo sulla Bibbia, se ci pensiamo un attimo ci sono innumerevoli cifre e quindi non è impossibile combinarle per ottenere 2012, quindi le ipotetiche teorie newtoniane sono sfatate. Inoltre innumerevoli sono gli eventi apocalittici narrati in essa. Giorno del giudizio, Diluvio universale, i cavalieri dell'apocalisse, le piaghe d'Egitto e la lista è ancora lunga. In effetti il libro sacro è sommerso di eventi catastrofici che si sono insinuati e impressi nell'immaginario di tutti o quasi. Sempre nella Bibbia alcuni tra i primi teologi della storia cristiana avevano interpretato un passo di essa come una profetica apocalisse. La data era l'anno 1000. Le persone pochi anni prima dell'anno 1000 avevo già cessato (sotto l'incitazione della chiesa stessa) ogni attività, a parte quella di pregare per cercare redenzione. Non si lavorava più, non si coltivavano i campi, ecc ecc. Imperversavano fame, guerra e disperazione. Ottima scenario per la fine del mondo. Poi passato l'anno 1000 e accorti che tutto era rimasto inalterato la vita riprese. La stessa cosa successe alle soglie del 2000, solo che in questo caso non si fermò nessuno, o almeno quasi nessuno. I maya avevano un calendario e con esso davano ordine al proprio mondo, esattamente come oggi facciamo noi. E come per noi il 31 dicembre di ogni anno rappresenta la fine e l'inizio, che ci auguriamo pieno di speranze, così era anche per i maya. Nè più e nè meno. Se siete amanti del cinema consiglio di vedere il film 2012 che si basa sulla profezia dei maya.
Conclusione
L'uomo (inteso come genere umano) si è sempre sentito speciale. In effetti lo è, a modo suo. Però da quando ha iniziato ad avere piena coscienza dei propri mezzi, ha capito che ci sono cose che non può comprendere e soprattutto controllare. Questo gli provoca una sorta di paranoia universale che lo spinge involontariamente ad auto-decretare (passatemi il termine) la propria fine, ma non per mano sua. Come se questo fosse un tipo di auto-difesa o attenuante (in gergo PARACULATA) che lo discolpi e non lo faccia sentire in colpa del fatto che si sta auto-distruggendo.
Non è la prima volta che il genere umano si preoccupa di un'eventuale apocalisse o giorno del giudizio. Nella Bibbia (libro più famoso del mondo) se ne parla in continuazione, forse anche per questo nell'uomo è presente quest'ansia implacabile di fine. Mi viene da pensare che tutto sia solo una trovata pubblicitaria per trarne profitto. A quanto pare ci sono pure riusciti. Quindi dopo tutto ciò che ho detto possiamo dire pericolo scampato. Preoccupiamoci piuttosto dei problemi seri che affliggono il nostro mondo che noi stiamo portando alla fine.
Perciò auguro a tutti un buon 2013 e oltre...
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