sabato 1 febbraio 2020

Vi presento gli Hsing Nu - Gli adoratori delle stelle

Se oggi conosciamo gli Hsing Nu è merito di padre Duparc, esploratore e monaco francese che nel 1725 scoprì le rovine della loro capitale. Peter Kolosimo li cita nel suo libro "Terre Senza Tempo" catalogandoli come un intrigante mistero. 
Sappiamo ben poco di loro e questo getta molta ombra dando vita alle più disparate teorie. Non sembravano possedere un grande livello di civiltà ma i pochi ritrovamenti lasciano intendere qualcosa di nascosto, un sapere perduto. Insomma non sarebbe l'unica civiltà antica a lasciarci con l'incongruenza tra la avanzata conoscenza e la poco progredita tecnologia. Dove sta il pezzo mancante? Probabilmente non lo scopriremo mai. Gli Hsing Nu erano stanziati nel nord del Tibet, a sud della catena montuosa chiamata K'un Lun. 


Oggi questa area è desertica e gran parte inesplorata. Questo ci porta a pensare che possa nascondere molto altro, ma pare che gli unici ad essere interessati fossero i Sovietici a metà del novecento, però col tempo "sembra" abbiano perso questo interesse.
Quali sono le possibili origini? La convinzione è che non fossero cinesi, anzi questi ultimi li avevano del tutto annientati molti secoli prima del ritrovamento da parte di Duparc. Si pensa fossero arrivati dalla Siria o dalla Persia, a prova di ciò è il ritrovamento di alcune raffigurazione che sembrano rappresentare il dio Baal, per il lungo elmo conico ed il corpo ricoperto d'argento. 
Duparc parla di oltre mille monoliti, molto probabilmente tutti ricoperti di argento, visto che in alcuni erano ancora presenti delle lamine, una piramide a tre piani, la base di una torre di porcellana ed il palazzo reale con i seggi che ritraevano immagini del sole e della luna. Poi parla della "pietra lunare", un masso di un bianco particolare con bassorilievi raffiguranti animali e fiori sconosciuti. 

Latour, un altro francese, nel 1854 esplorò la zona ritrovando delle tombe, armi, suppellettili e gioielli ornati da svastiche e spirali.
Nel 1952, come detto prima, i Sovietici tentarono di riportare alla luce l'antica capitale dalla sabbia ma con scarso successo visto il basso livello di attrezzature e supporto. Riuscirono però a disseppellire un aguzzo monumento che Kolosimo compara a quello ritrovato a Simbabwe.
Sempre i sovietici furono in grado di reperire informazioni e documenti interessanti dai monaci tibetani sugli Hsing Nu. Infatti ci viene riportata una accurata spiegazione della piramide a tre piani.
Dal basso verso l'alto: 
  • Il primo piano rappresenta la Terra Antica, quando gli uomini salirono alle stelle
  • Il secondo piano rappresenta la Terra di Mezzo, quando gli uomini vennero dalle stelle
  • Il terzo piano rappresenta la Terra Nuova, il mondo delle stelle lontane
Tralasciamo il fatto che la piramide è la forma geometrica che persiste nell'evoluzione della civiltà umana. Come se ci fosse un retaggio antico ed inspiegabile che porta l'uomo a riutilizzarla in diversi ambiti, dalla religione all'architettura, dalla matematica all'arte. Ma questo meriterebbe un post a parte.
Cosa vuol dire questa criptica rappresentazione della piramide? Proviamo a trarre qualche considerazione personale. Ovvero priva di qualsiasi carattere scientifico.

"Terra Antica, quando gli uomini salirono alle stelle" 
Nel senso che sono volati nello spazio o sono morti? Potrebbe significare entrambe le cose.

"Terra di Mezzo, quando gli uomini vennero dalle stelle" 
Che sono tornati dal viaggio fatto prima? In questo caso se erano morti sono poi risorti? Oppure si parla di un atterraggio dopo un viaggio stellare?

"Terra Nuova, il mondo delle stelle lontane"
Vuol dire forse che esiste un altro mondo? Forse gli Hsing Nu, o i loro antenati, o le loro divinità sono andati e tornati da questo mondo? Se si, quale sarebbe questo mondo? Quali sono queste stelle lontane?
Possiamo comunque facilmente presumere del perché vengono chiamati "Adoratori delle Stelle".

Questo estratto dato dai monaci tibetani agli studiosi Sovietici racconta forse di un vero e proprio viaggio spaziale? Non ci è dato saperlo, ma solo ipotizzarlo.
Che gli Hsing Nu conservassero, tramite la religione, il ricordo di antenati tecnologicamente progrediti? 
Ritorniamo alla Pietra Lunare con le immagini di piante e animali sconosciuti, appartengono forse al mondo delle stelle lontane? Anche questo non ci è dato saperlo, ma solo ipotizzarlo.
Addirittura Kolosimo specula sugli Hsing Nu chiedendosi se fossero i discendenti di Agarthi oppure della favolosa Mu. Questo aprirebbe un altro capitolo che però cederebbe facilmente alla fantasia non avendo prove valide a sostegno.

I più restii, che non accettano questa interpretazione degli Hsing Nu, affermano che tali racconti derivano dalla loro abilità di meditazione e capacità di creare intrugli per entrare in una sorta di trans molto profonda. Concordano sul fatto quindi che non erano viaggi stellare, ma viaggi mentali o quasi astrali per via delle droghe e delle tecniche di meditazione. 

Poco altro sappiamo di questo popolo, anche perché col tempo l'interesse è sfumato (purtroppo). Ma rimane senza dubbio un importante punto di riflessione e soprattutto una motivazione a riprendere gli studi in Tibet. Una terra che ha ancora tanto, forse troppo, da raccontare.

Leggilo anche tu

Nessun commento:

Posta un commento