Copertina di Noi Marziani
Di recente ho letto "Noi Marziani" di Philip Kindred Dick. Lo trovo davvero un bel romanzo di fantascienza soprattutto per come l'autore caratterizza i suoi personaggi, le atmosfere e per la maestria nel saper ricreare dettagli unici.
Da un paio di anni è tornato alla ribalta grazie alla Serie Tv di successo "L'uomo Nell'alto Castello" basata sul suo romanzo "La Svastica sul Sole". Per chi volesse vedere la serie lo può fare solo su Amazon Prime Video.
In realtà Dick ha trovato la notorietà, seppur era già morto, con il film Blade Runner del 1982, tratto dal suo romanzo "Ma gli Androidi sognano pecore elettriche?".
In Noi Marziani ci sono alcuni elementi che mi hanno molto interessato, ma che non voglio riempire di faziosità. Appunto mi interessa precisare prima di continuare che non sto facendo nessuna associazione tra Dick e alieni oppure antichi astronauti.
Mi spiego meglio, ma per proseguire vi accenno la trama:
Siamo verso la fine degli anni sessanta e l'uomo ha iniziato a terra-formare Marte con regolarità al punto da stanziare colonie permanenti. Su Marte però esisteva già una civiltà: i Bleekman, che però non avevano più la tecnologia di un tempo e vivevano come indigeni con arco e frecce.
Dalla terra arrivano degli investitori per ampliare il sistema di colonizzazione e da questa operazioni tutti vogliono la propria parte. Si intrecciano così direttamente ed indirettamente tutti i personaggi del romanzo.
Annotazioni personali:
A pagina 33, Dick crea una bellissima analogia tra le rovine dei Bleekman su Marte con le rovine mesopotamiche sulla Terra. A mio avviso questo denota come sia stata importante la cura dell'autore nel ricreare un passato quanto meno realistico sul pianeta rosso.
A pagina 50 dice che industriali delle colonie erano infastiditi dall'elemosina dei Bleekman senza però tener conto che li avevano privati della loro terra.
Mi ha colpito il parallelismo dei Bleekman con gli indiani d'America, ma che a tratti potevano ricordare anche agli afroamericani.
Mi ha colpito il parallelismo dei Bleekman con gli indiani d'America, ma che a tratti potevano ricordare anche agli afroamericani.
Noi Marziani parla anche di frontiera, di scoperta, quella marziana messa a tratti in contrapposizione con il vecchio mito della Frontiera Americana, il vecchio e selvaggio West. Su Marte serviva acqua mentre nella neo nata America servivano nuove terre.
Sicuramente in questo Dick è un visionario. Comprende negli anni 60 come Marte sarà la prossima frontiera. E nel farlo descrive l'arido spirito umano sempre in cerca di qualcosa da conquistare o sottomettere. Altri invece vedono in Marte un porto sicuro ma che in realtà si sicuro non ha nulla.
Oggi noi vediamo Marte come un pianeta lontano e "morto" ma in un futuro non molto remoto potremmo non vederlo così ma anzi come il nuovo Selvaggio West.
Sicuramente in questo Dick è un visionario. Comprende negli anni 60 come Marte sarà la prossima frontiera. E nel farlo descrive l'arido spirito umano sempre in cerca di qualcosa da conquistare o sottomettere. Altri invece vedono in Marte un porto sicuro ma che in realtà si sicuro non ha nulla.
Oggi noi vediamo Marte come un pianeta lontano e "morto" ma in un futuro non molto remoto potremmo non vederlo così ma anzi come il nuovo Selvaggio West.
A pagina 121 narra di una teoria degli antropologi. Essi infatti erano convinti che i Bleekman e l'Homo Sapiens fossero appartenenti allo stesso ceppo perché sia Marte che la Terra milioni di anni prima erano stati colonizzati dalla medesima razza aliena.
Curioso evidenziare come Sitchin dopo avere tradotto alcune tavole sumere asseriva che Marte fosse un avamposto degli Anunnaki. Ripeto che non c'è nessuna correlazione tra Dick e Sitchin.
Curioso evidenziare come Sitchin dopo avere tradotto alcune tavole sumere asseriva che Marte fosse un avamposto degli Anunnaki. Ripeto che non c'è nessuna correlazione tra Dick e Sitchin.
Quindi Dick era un teorico del paleocontatto? Non Credo.
Ma c'è una riflessione da fare. Sono sempre stato convinto che la teoria degli antichi astronauti fosse una di quelle correnti new age forse erede della corsa tecnologica che l'uomo sta vivendo soprattutto negli ultimi cinquantanni. Invece più la studio, più la comprendo e più mi rendo conto che tale teoria sembra aver attraversato diverse epoche. Forse ne parliamo in modo diverso oggi ma il risultato è sempre lo stesso. Forse, una prova a sostegno di questo che scrivo può essere la presenza di dischi volanti nei dipinti del medioevo?Forse!
Ma anche a questo qualcuno potrebbe dire che vedo solo quello che voglio vedere.
Altri potrebbero insorgere dicendo che Dick scriveva fantascienza e non saggi di scienza e che quindi il mio dubbio non sussiste.
Quindi è semplicemente una coincidenza?
Il problema (se così si può chiamare) è che le due cose camminano di pari passo.
Dick non voleva parlare in codice oppure non voleva essere precursore della paleastronautica, di questo ne sono abbastanza sicuro.
Ma credo che gli autori di fantascienza spesso incappano involontariamente (forse) in teorie che dopo diventano protagoniste di vivaci dibattiti.
Vero o no è divertente notare che la teoria di come sia nata la vita umana sulla Terra da parte di alieni non è cosa recentissima, ma viene riproposta in modi e tempi sempre diversi.
Vi consiglio vivamente di leggere:
Ma anche a questo qualcuno potrebbe dire che vedo solo quello che voglio vedere.
Altri potrebbero insorgere dicendo che Dick scriveva fantascienza e non saggi di scienza e che quindi il mio dubbio non sussiste.
Quindi è semplicemente una coincidenza?
Il problema (se così si può chiamare) è che le due cose camminano di pari passo.
Dick non voleva parlare in codice oppure non voleva essere precursore della paleastronautica, di questo ne sono abbastanza sicuro.
Ma credo che gli autori di fantascienza spesso incappano involontariamente (forse) in teorie che dopo diventano protagoniste di vivaci dibattiti.
Vero o no è divertente notare che la teoria di come sia nata la vita umana sulla Terra da parte di alieni non è cosa recentissima, ma viene riproposta in modi e tempi sempre diversi.
Vi consiglio vivamente di leggere:
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