L'età del bronzo non si propaga per tutto il mondo antico nello stesso istante. Nell'area dell'Egeo si diffonde alla fine del 3000 a.c.
L'età del bronzo in Grecia rappresenta un periodo di grandi cambiamenti ed innovazioni. Come ad esempio la crescita demografica che come tutti sanno è una conseguenza di migliori condizioni di vita.
Le cause di migliori condizioni di vita possono essere l'agricoltura più evoluta, l'introduzione dei pascoli e la fioritura di commerci per tutto il mediterraneo.
Migliori condizioni di vita = 1) più nascite e più longevità
LA FORMAZIONE
Ogni grande civiltà si presume parta da una massiccia migrazione. In questo c'è del vero, ma non è una verità di fatto. Risulta più un'ipotesi, la più accreditata per il momento.
La civiltà Minoica è compresa tra 2800/2700 a.c. e il 1450 a.c.
Da dove deriva il termine Minoico?
Lo dobbiamo all'archeologo Arthur Evans ispirato dal Re Minosse associato al labirinto che sempre da Evans fu identificato con la città di Knossos (Cnosso) in Creta.
Quando si sostiene la tesi della migrazione non vuol dire che in Grecia non vi fossero già comunità pre-esistenti, ma siccome ritenute di poco conto non vengono menzionate. Di fatto non si sa nulla o quasi della Grecia pre-Minoica. Unica ipotesi è che fosse già abitata, in particolare Creta, da popoli di ceppo non indoeuropei.
La civiltà Minoica si sviluppa nell'isola di Creta.
Isola di Creta
Data la posizione di centralità che Creta assume nel mediterraneo non è stato difficile diventare fulcro di benessere e commercio. Gli scambi più frequenti avvenivano con l'Egitto e forse con un'altra mitica civiltà, quella dei Nuraghe.
Sapendo che il mare era la principale via di comunicazione del mondo antico.
Secondo Colin Renfrew il boom economico dei Minoici è dovuta alla cosiddetta policoltura mediterranea in quanto introdussero nella coltivazione la vite e l'ulivo oltre ai legumi e cereali dell'agricoltura neolitica. Siamo nel 1972.
Un modello alternativo lo dà Andrew Sherratt sostenendo che con l'introduzione dell'aratro nel sistema agricolo lo fece decollare portando anche allo sviluppo della pastorizia e di conseguenza ad avere una dieta molto più ricca, dal latte ai formaggi. Dando anche la possibilità di avere lana e tessuti. Siamo nel 1981.
Nel corso della sua storia questa civiltà ha avuto anche i suoi momenti difficili. Infatti si ha un periodo detto Neopalaziale proprio a causa di un collasso delle strutture portanti della società Minoica. Le teorie principali che affrontano questo collasso sono due:
- Distruzione da parte de "il popolo del mare"
- Un grave disastro ambientale
In questo periodo che nasce, fiorisce e crolla la civiltà Minoica nella Grecia continentale in parallelo si sviluppano altri centri che poi daranno vita alla civiltà Micenea. Il cosiddetto Tardo Elladico.
Di fatto in questo momento storico la Grecia ancora non esiste e Creta è un mondo a se.
Il fatto che la civiltà Minoica si implementa alla Storia Greca è perchè successivamente i Micenei/Achei prima e i Dori dopo la conquistarono e furono conquistati dai minoici, assimilando cultura ed in particolare la scrittura, la Lineare A che con i Micenei diviene Lineare B usata per redigere atti amministrativi.
La civiltà Minoica si distingue in 4 grandi fasi.
- Prepalaziale 2900 - 1900 a.c.
- Protopalaziale 1900 - 1700 a.c.
- Neopalaziale 1700 - 1425 a.c.
- Tardopalaziale/Collasso 1425 - 1170 a.c.
Della prima fase si è già detto tutto involontariamente. Ovvero la presentazione della civiltà stessa.
La seconda fase, Protopalaziale o detto anche il periodo dei Primi Palazzi, è quando si afferma lo stato Minoico.
Per essere più precisi si può dire che intorno ad una palazzo si forma e vive un'entità proto urbana, ancora ben lontana dal sistema di città stato (Poleis plur. Polis sing.) che già esistono in Mesopotamia e perfezionato nella Grecia dell'Età Classica.
Tutte le età Minoiche si definiscono col termine palaziale, questo perchè l'idea di base è che attorno ad un edificio (appunto il Palazzo) si organizzava tutta la vita dell'agglomerato che ancora non possiamo definire cittadini.
Questo apparato risulta molto semplice. Un sistema di redistribuzione veniva effettuato da chi controllava l'amministrazione. Molti studiosi affermano che la società Minoica fosse Matriarcale con al vertice una Sacerdotessa-Re. Questo non è certo, ma non è nemmeno smentibile.
Quindi il palazzo funge da cardine per la vita della comunità. Prima ho accennato ad un sistema di redistribuzione. Cosa molto semplice. Ciò che si produceva veniva immagazzinato al palazzo per essere etichettato e poi distribuito in merito al rango e alla mansione ai componenti della comunità.
Nel palazzo si celebravano le festività e si eseguiva il culto della Dea Madre Terra, appunto si crede che fosse una società matriarcale.
Negli ultimi decenni gli studiosi hanno messo in dubbio il ruolo del palazzo.
Questo alla luce degli scavi del sito di Mallia che ha avuto un notevole prestigio nella Media Età del Bronzo. A Mallia si è scoperto una serie di edifici di notevole fattura nei dintorni del palazzo. Quindi potrebbe significare che non vi era un solo luogo dove si effettuavano tutte le pratiche della comunità, ma più di un centro che espletava varie funzioni. Di conseguenza potrebbe non esserci soltanto un gruppo che deteneva il controllo dell'agglomerato, ma più di uno e magari anche in competizione tra loro. Non abbiamo dettagli e documentazioni valide a supporto di nessuna delle due principali tesi, anzi la mancanza di valide prove che supportino un potere individuale di tipo dinastico crea ancora più domande. A questo punto potremmo pensare che esistessero dei clan che convivevano ed ognuno si occupava di un determinato compito portando il proprio apporto alla comunità. Tutto è da vedere.
Parliamo del Palazzo.
I centri da nominare che ancora oggi hanno lasciato tracce di questa civiltà sono Cnosso, Mallia e Festos.
I palazzi rimasero in usa in tutta la loro bellezza per gran parte del II millennio. Come abbiamo già appurato non erano di uso residenziale, ma amministrativo. Sappiamo che vi erano tali funzione grazie a molti sigilli rinvenuti nei siti,
Il palazzo minoico è polimorfe ed ogni sua area non è adibita ad una sola funzione, ma a più, di natura sociale, politica, economica ed anche religiosa. Si redigevano liste di carattere economico ad esempio la stesura dei beni, ma anche di carattere culturale. Non solo, alcune aree erano adibite alla produzione manifatturiera molto ricca e complessa. Una delle più sofisticate ed elaborate del mediterraneo. Quindi il palazzo era una'area aperta e chiusa allo stesso tempo gestita da un gruppo, o casta a seconda delle preferenze, che dominava la vita della comunità, ma chiunque poteva usufruire dei servizi che il palazzo offriva.
Ma come riconoscere i tratti dei palazzi che accomunano Consso, Festos e Mallia?
Bisogna dire che come lo saranno i templi poi nell'età classica, anche i palazzi Minoici avevano i loro tratti distintivi.
- due grandi cortili posti a ovest degli edifici; molto probabilmente pensati per accogliere tanta gente e quindi utilizzati per le cerimonie, feste e raduni
- un sentiero preferenziale posto sul cortile più a ovest; di solito è un marciapiede lastricato tipo marciapiede
- Altro elemento che comune sono dei grandi contenitori circolari rivestiti in pietra (Koulouras) posizionati ai margini del cortile occidentale. Tali contenitori erano pensati molto probabilmente come riserva di cibo, sopratutto nei periodi autunnali ed invernali per le festività.
Pianta schematica del palazzo di Cnosso
Il palazzo più grande è quello di Cnosso posto a dieci chilometri di distanza dalla costa (nei pressi della moderna città di Iraklion). Originariamente il palazzo era stato costruito per essere aperto al monte Ioukra ove sulla sommità vi sorgeva un santuario molto importante. Quindi anche i Minoici avevano la concezione che la divinità abitasse i cieli. Questo concetto diverrà predominante nei secoli successivi con gli dei che abitano l'Olimpo.
E possibile che il palazzo di Cnosso (e anche quelli di Festos e Mallia) inizialmente fosse pensato con connotazioni religiose.
Il palazzo che meglio conserva queste arcaiche caratteristiche e quello di Festos, nella regione centro meridionale dell'isola.
Particolare di molto interesse può essere che il sito di Festos fu portato alla luce da una spedizione italiana agli inizia del novecento.
I tre fulcri principali della civiltà Minoica e anche il complesso protopalaziale di Monastiraki (posto nella valle di Amari) si nota in maniera univoche che sono stati distrutti più o meno dalle stesse cause. In maniera molto violenta, circa alla fine del XVIII sec. ovvero 1700 a.c. Forse la causa è attribuibile ad un potente sisma oppure (ma molto meno probabile) da un'azione bellicosa esterna. Potrebbe trattarsi del misterioso "popolo del mare" che alcuni riconosco nei Nuragici. Solo supposizioni.
Superata questa crisi (che a dire il vero solo Cnosso superò pienamente) si ha inizio alla fase conosciuta come Neopalaziale.
Tarda Età del Bronzo, fase Neopalaziale
La fase Neopalaziale o periodo dei Secondi Palazzi mostra notevoli differenze per quanto riguarda l'organizzazione del Palazzo rispetto alla fase Protopalaziale. Parlo sopratutto dell entità politiche dello stato.
Con questa nuova fase si assiste alla nascita di altre strutture monumentali oltre al Palazzo.
A queste nuove strutture il termine palazzo è poco appropriato (almeno per come lo concepiamo noi oggi) ma comunque rimane il fatto che vengono adibiti ad uso amministrativo.
Ai palazzi noti come Conosso, Festos e Mallia si aggiungono i siti di Archanes, Galatas, Petras, Zakros altri edifici a carattere monumentale sorgono a Tylissos, Haghia, Triada, Kommos (Edificio T) e Gournià, giusto per parlare dei più noti.
Si assiste ad un alto segno di omogeneità ed un incremento per quanto riguarda l'elemento civile. L'arte, l'artigianato e l'amministrazione si sviluppano notevolmente in questa nuova fase.
Inoltre l'era Neopalaziale vede l'utilizzo e la diffusione della scrittura sillabica Lineare A ed una sostanziale immersione nel commercio internazionale, in particolare L'Egitto.
Adesso Cnosso assume un ruolo predominante nella sfera della cultura materiale, inoltre metallurgia, lavorazione dell'avorio, della pietra e della faience (spesso detta maiolica, materiale vetroso) raggiunge un livello di maestria raramente eguagliato nell'Età del Bronzo in tutto il mondo antico.
Ora la sfera del culto inizia a giocare un ruolo importante nel mantenere l'ordine sociale.Una migliore produzione artigianale proietta i Minoici a rapportarsi maggiormente con il mediterraneo. Di fatto prodotti di stampo Minoico vengono ritrovati poi a Rodi, Tera, al Dodecaneso (letteralmente dodici isole), nella vicina costa anatolica, fino a Cipro e l'Egitto.
Come si spiega l'omogeneità di questa nuova fase?
1)Secondo alcuni Cnosso ha si un ruolo predominante, ma solo come icona, e quindi le moltitudini entità che governano sono legate da uno spirito di emulazione.
2)L'altra visione vede Cnosso come centro culturale, sociale e civile ideologicamente legati a Cnosso.
Talassocrazia Minoica
Il raggio di espansione marittima Minoica divenne molto ampio in tutto l'Egeo.
Tratti Minoici si notano a Citera e nelle Cicladi. In altri luoghi si trovano elementi che presuppongono ad una vera colonizzazione da parte dei cretesi come ad esempio a Citera e Mileto.
In tutto l'Egeo in generale è difficile affermare quali centri ebbero vere e proprie influenze cretesi oltre a quelle citate.
Le fonti letterarie menzionano un tempo in cui i Monoici guidati dal Re Minosse aveva un controllo importante sul mare. E' da provare e capire se tale Talassocrazia (che significa "dominio del mare") fosse solo a carattere commerciale oppure riguardo un vero e proprio controllo politico.
La mia modesta opinione ripiega sulla prima scelta. Ovvero che le fonti si riferiscono ad una talassocrazia commerciale anziché politica. Effettivamente come può una civiltà seppur evoluta come quella Minoica formata da centri come Cnosso, Festos e Mallia comandare l'Egeo se non hanno nemmeno mura per difendere la propria patria? Un dominio così può durare pochissimi anni e non 475 anni ossia il periodo della fase Neopalaziale. Non credete?
Talassocrazia Minoica
Le cause del collasso Minoico
Si è sempre pensato che la causa della caduta della civiltà Minoica sia l'esplosione del vulcano di Santorino (antica Thera) che dista da Creta circa 100km a nord. Questa tesi ha i suoi limiti. L'esplosione è datata a metà del secondo millennio, dunque 1500 a.c. circa. Mettiamo la data del collasso della civiltà Minoica sia 1425 ci sono comunque 75 anni si differenza.
Visto che però i numeri sono indicativi e non certi aggiungo che alla fine del secondo millennio si nota una distruzione generale dei centri Cretesi. Questo disastro non è attribuito ad un disastro naturale ma alla mano dell'uomo. Centri come Festos, Haghia, Triada, Gournià, Mallia Zakros vengono distrutti ed in alcuni casi rasi al suolo. Solo Cnosso resiste nonostante numerosi edifici nei dintorni cadono in rovina. Una guerra interna di cui Cnosso ne esce trionfante? Non credo sia possibile alla luce del fatto che incombe subito dopo la potenza Micenea che reclama il controllo del'isola.
Non mi sento di escludere del tutto l'eruzione di Santorini. Credo anzi che ciò abbia dato il via alla lenta caduta della civiltà Minoica favorendo il colpo di grazia della crescente potenza Acheo/Micenea nella Grecia continentale.
Conclusione
Se si riesce a scrivere tanto su una storia così lacunosa come quella Minoica è perchè fondamentalmente se ne sa poco.
E si! Questo nasce dal dubbio e dalla necessità di formulare ipotesi su ipotesi dai pochi indizi che si hanno. E non puoi fare un'accurata selezione delle ipotesi perchè tutte sono in linea di massima valide. Eliminare un'ipotesi sarebbe eliminare una possibilità ed uno storico o un archeologo non se lo può permettere.
In sostanza i Minoici vengono ritenuti antenati dei greci in quanto la loro area di influenza o meglio il loro retaggio rimane nella successiva civiltà Acheo/Micenea. Esempio più lampante è l'acquisizione della scrittura Lineare A divenuta Lineare B con i Micenei che parlavano un primordiale greco antico.
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