martedì 31 gennaio 2023

Lisandro di Sparta


Lisandro di Sparta è stato un generale e navarco spartano. Navarco vuol dire comandante di nave. E' vissuto tra il 440 a.c. ed il 395 a.c. la sua carriera militare diventa importante negli ultimi anni della Seconda Guerra del Peloponneso. Figlio di Aristocrito, secondo Plutarco era discendente della stirpe degli Eraclidi. Fu protagonista nelle battaglie di Nozio (nel 407 a.c.) e di Egospotami (nel 405 a.c.) decisive per la vittoria spartana su Atene. Egospotami è un piccolo fiume nel Chersoneso tracico. Nel corso della guerra impose dei governi oligarchici alle città che decisero di abbandonare l'alleanza con Atene. Venne inviato ad Atene per supervisionare i Trenta Tiranni, fiancheggiandoli nel 404 a.c. quando dovettero contrastare la minacciosa rivolta dei democratici guidati da Trasibulo. Il potere di Lisandro stava diventato troppo forte e per questo il re Pausania II, sostenuto dagli efori, partì da Sparta con un esercito in direzione dell'Attica per ripristinare ad Atene un governo democratico.
La stella di Lisandro stava per tramontare. Fu accusato e poi assolto per aver corrotto l'oracolo di Ammone. Prese poi parte come consigliere del re Agesilao ad una spedizione in Asia Minore, ma ne fu presto escluso per motivi poco noti. Successivamente condusse parte delle truppe spartane nella guerra di Corinto ma morì presso Aliarto per mano dei tebani.

E' importante soffermarsi sulla figura di Lisandro in quanto con lui si iniziano a vedere le prime vere crepe nella piramide sociale di Sparta dove il singolo doveva sempre sottostare alla collettività. Eccetto i Re e i legislatori a Sparta difficilmente un singolo riusciva ad ottenere attorno a se tanto potere da poter equivalere gli stessi re ed efori. Lisandro grazie al prestigio ottenuto in battaglia ha potuto imporre il suo volere a Sparta e perfino nel resto della Grecia, con particolare attenzione per la regione attica.
Con la morte di Lisandro possiamo dire che finisce il dualismo tra Sparta e Atene a favore della nuova potenza in vista capitanata da Tebe con la scuola militare di Epaminonda.
 


mercoledì 2 novembre 2022

Perché nell'antica Atene le donne non votavano?

 


La Democrazia nasce nell'antica Grecia e più precisamente è nella Polis di Atene ad avere maggiore consenso.
Ma non dobbiamo cadere nella trappola di comparare la democrazia ateniese con quella moderna che governa oggi.
Democrazia vuol dire "governo del popolo" ma chi era questo popolo?
Per quanto li riteniamo padri di questa forma di governo dobbiamo tenere conto che per esempio gli antichi greci avevano degli schiavi. Avere degli schiavi rende i greci antichi molto meno democratici per le nostre concezioni.
Quindi a votare nell'antica Atene erano i cittadini ateniesi (cioè con cittadinanza ateniese), maschi e che possedevano determinati requisiti.
Le donne invece seppure ateniesi di nascita non potevano assolutamente votare. Perché?
Per prima cosa perché la società degli antichi Greci era fortemente misogina e per sostenere questa loro avversione ricorrevano al Mito di fondazione.
Il mito di fondazione veniva utilizzato dai reggenti e sapienti per spiegare, determinare e giustificare alcune leggi, alcuni usi e costumi della società e della vita pubblica e privata.

Un giorno alcuni abitanti di un villaggio videro arrivare la dea Atena e il dio Poseidone ed entrambi si proposero per diventare loro custode.
Sia Atena che Poseidone promisero agli abitanti molti privilegi ed ebbe inizio così una vera e propria campagna elettorale per accaparrarsi la loro benevolenza.
A questo punto giunsero a votare sia uomini che donne, come eguali. Le donne però erano più numerose degli uomini e votarono tutte la Dea Atena che vinse contro Poseidone.
Conoscendo gli dei dell'antica Grecia possiamo ben immaginare che il dio dei mari non la prese bene e quindi scagliò contro gli abitanti che lo avevano rifiutato molte sciagure fino a quando la dea Atene non intervenne. Da questo momento Atena divenne la protettrice della città e ne diede persino il nome: Atene, destinata a lasciare un segno indelebile nella storia dell'umanità.

giovedì 20 ottobre 2022

Trasibulo - Tiranno di Atene

Oggi, i resti dell'antica Atene

Trasibulo è stato un tiranno di Atene. La sua vita è collocata tra il 445 ca. ed il 388 a.c. Le fonti ci dicono che proviene dal demo di Stiria, sulla costa orientale dell'Attica. Divenne esponente di spicco del partito democratico. Nel 411 a.c. mentre ad Atene si veniva a creare il governo oligarchico dei Quattrocento (che fu comunque di breve durata) era trierarco (che vuol dire comandante di una triremi) a Samo. Si rifiuto di combattere contro la sua città natale e decise di rimanere comandante di nave per Samo e continuare far guerra a Sparta per mare. Nel 404 a.c. però la Lega del Peloponneso, guidata da Sparta, vinse definitivamente il conflitto e sottomise Atene e i suoi alleati. Le condizioni di resa per Atene furono durissime mentre stava vivendo una tumultuosa restaurazione democratica al governo, furono le seguenti:
  1. Abbattimento delle mura e delle fortificazioni dalla città fino al porto del Pireo
  2. Consegna della flotta navale
  3. Occupazione Spartana delle zone nevralgiche del territorio
  4. Imposizione del governo oligarchico dei Trenta Tiranni
Per guidare il governo dei Trenta Tiranni fu scelto l'aristocratico e filospartano Crizia, che era anche discepolo di Socrate. Trasibulo nel frattempo esiliato si ritirò a Tebe dove riuscì a riorganizzare le forze democratiche per riprendere la fortezza di File, ai confini dell'Attica, dunque fondamentale per poi spingersi a liberare il Pireo e avviare il processo di pacificazione e di riordinamento della democrazia nella polis di Atene. Con impegno riuscì a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella vita politica della città e si adoperò per la nascita di una forte alleanza antispartana con la Beozia e si sforzò nel ripristinare il dominio marittimo ormai perduto. Eletto stratego nel 390 a.c. per l'anno 389 - 388 a.c. fu ucciso di notte dagli abitanti di Aspendos, città della Panfilia che si trova in Asia Minore, dove era impegnato ad assediare.