Lisandro di Sparta è stato un generale e navarco spartano. Navarco vuol dire comandante di nave. E' vissuto tra il 440 a.c. ed il 395 a.c. la sua carriera militare diventa importante negli ultimi anni della Seconda Guerra del Peloponneso. Figlio di Aristocrito, secondo Plutarco era discendente della stirpe degli Eraclidi. Fu protagonista nelle battaglie di Nozio (nel 407 a.c.) e di Egospotami (nel 405 a.c.) decisive per la vittoria spartana su Atene. Egospotami è un piccolo fiume nel Chersoneso tracico. Nel corso della guerra impose dei governi oligarchici alle città che decisero di abbandonare l'alleanza con Atene. Venne inviato ad Atene per supervisionare i Trenta Tiranni, fiancheggiandoli nel 404 a.c. quando dovettero contrastare la minacciosa rivolta dei democratici guidati da Trasibulo. Il potere di Lisandro stava diventato troppo forte e per questo il re Pausania II, sostenuto dagli efori, partì da Sparta con un esercito in direzione dell'Attica per ripristinare ad Atene un governo democratico.
La stella di Lisandro stava per tramontare. Fu accusato e poi assolto per aver corrotto l'oracolo di Ammone. Prese poi parte come consigliere del re Agesilao ad una spedizione in Asia Minore, ma ne fu presto escluso per motivi poco noti. Successivamente condusse parte delle truppe spartane nella guerra di Corinto ma morì presso Aliarto per mano dei tebani.
E' importante soffermarsi sulla figura di Lisandro in quanto con lui si iniziano a vedere le prime vere crepe nella piramide sociale di Sparta dove il singolo doveva sempre sottostare alla collettività. Eccetto i Re e i legislatori a Sparta difficilmente un singolo riusciva ad ottenere attorno a se tanto potere da poter equivalere gli stessi re ed efori. Lisandro grazie al prestigio ottenuto in battaglia ha potuto imporre il suo volere a Sparta e perfino nel resto della Grecia, con particolare attenzione per la regione attica.
Con la morte di Lisandro possiamo dire che finisce il dualismo tra Sparta e Atene a favore della nuova potenza in vista capitanata da Tebe con la scuola militare di Epaminonda.