domenica 6 settembre 2020

Conosci Marc Bloch?



Marc Bloch nasce a Lione nel 1886 e muore nella stessa città il 1944. Come il padre studia e diventa professore di Storia. Per una vita tenta di entrare alla Sorbona, considerata in Francia e in tutta Europa l'apice intellettuale per una carriera accademica. 
Insegna a Montpellier in attesa di una cattedra a Parigi. Questo perché per un accademico francese di quel tempo insegnare a Parigi voleva significare essere arrivato al culmine della propria carriera. Diverse volte tenta di entrare alla Sorbona e ogni volta alla domanda "come mai non sono entrato?" la risposta era la stessa: "per via del tuo cognome, perché sei ebreo".
Per tutta la vita Bloch non si è mai preoccupato delle sue origini e della sua religione. Nonostante egli non fosse praticante dovette, negli anni 30, iniziare a fare i conti con questa sua caratteristica che come una spada di Damocle pendeva sulla sua testa. 
Partecipò alla Prima Guerra Mondiale dimostrando di essere un buon soldato. Era sposato con la figlia di un magnate petroliero perciò economicamente agiato. 
Successivamente nonostante fosse in là con gli anni decise di arruolarsi nella Seconda Guerra Mondiale per poi in sordina disertare. Poco tempo dopo si unì ai partigiani di Lione. Il suo nome in codice era proprio Lione. Involontariamente fu un precursore dei protagonisti de La Casa di Carta, ma questo è solo una mio ironica opinione. 
Nel 1944 fu catturato e poi fucilato dalle SS. Attorno alla sua fucilazione nasce una leggenda. Si dice infatti che vicino a lui ci fosse un giovane terrorizzato e lui quasi come un padre gli disse: "tranquillo ragazzo, non fa male". Bloch sarebbe stato divertito di questa storia visto che in parte passò la sua vita da studioso ad analizzare come nascono i miti e le storie di questo tipo, insomma un cacciatore di Fake news. Un precursore anche in questo.





















Insieme al collega Lucien Febvre fonda la rivista Annales d’histoire èconomique et sociale (tradotto come Annali di storia economica e sociale) più conosciuta come Les Annales. Per intenderci sarebbe l'antenato di riviste come l'Espresso, Panorama, Focus, National Geographic, ecc.
Bloch ha il merito di reinventare il modo di vedere la storia. Prima di lui gli storici si concentravano solo sulle grandi battaglie senza contare il resto. Bloch invece spezza questo concetto convito che la storia è fatta di tutti gli uomini. Inoltre sosteneva che lo storico doveva essere anche geografo, antropologo, per esempio. Questo rivoluziona totalmente il modo di interpretare la storia.
Non solo, era convito che ogni evento poteva portare alla scoperta di un qualcosa di più interessante. Ad esempio il genere di articoli che si poteva trovare nella rivista poteva riguarda da quando le mamme e le nonne francesi preparavano la marmellata in casa.
La risposta è da quando lo zucchero ha iniziato a costare poco. E quando lo zucchero in francia ha iniziato a costare poco? Da quando si è capito che lo zucchero si poteva estrarre dalle barbabietole e quindi non solo coltivabile in Sud America.
Il suo sforzo di accademico si concentrò anche su come nascono le Fake news. Ad esempio era particolarmente incuriosito su come nelle campagne della Francia del 1700 la gente era convinta che Luigi XIV aveva il potere di far guarire da alcune malattie. Ovviamente così non era.

In conclusione Marc Bloch è l'uomo che ha rivoluzionato il modo di vedere, conoscere e studiare la disciplina storica. Fermamente convinto che la storia (quella vera) è fatta da tutti gli uomini e non solo di grandi battaglie. Per lui era importante sapere tutti di tutti. Per lui la storia doveva interagire con altre discipline, senza sé e senza ma, perché solo in questo modo era possibile raggiungere nel modo più efficace la verità o almeno quella che più si avvicina. 
Un grande uomo, un grande storico, un grande accademico che meriterebbe di essere citato a scuola, almeno durante le lezioni di storia. Trovo inconcepibile che per conoscere Marc Bloch bisogna arrivare alle superiori, se va bene, altrimenti solo all'università. Forse alle elementari non sarebbe facile da spiegare ma penso che alle scuole medie sarebbe il caso di iniziare a conoscere la materia della storia partendo da colui che l'ha rivoluzionata. 

Per chi ne volesse sapere di più consiglio questo video di Alessandro Barbero





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